Il Messaggio del Gral
 
Il Messaggio del Gral di Abd-ru-shin comunica la conoscenza della struttura del Creato. Con parole semplici, ne spiega esaurientemente le correlazioni intime, offrendo uno sguardo d'insieme su tutte le vicende del Creato.

Esso si rivolge unicamente all'individuo, senza rapporto con la confessione, la nazionalità o la razza, perché è solo l'individuo che deve assumersi la responsabilità di tutto ciò che pensa e opera.

 
Sicuro e senza deviazioni, gli indica la via che deve percorrere per trovare, già qui sulla Terra, la vera felicità, cioè per giungere alla pace interiore e ad una attività gioiosa.

Il male fondamentale, causa della miseria e delle afflizioni presenti, come di quelle di tutti i tempi passati, è solo nell'individuo. Se egli si mette con serietà dalla parte del bene, migliorerà anche tutto il resto. Avrà effetto immediato sul matrimonio, sulla famiglia e infine su tutto il popolo, che soltanto allora potrà sviluppare la propria natura e la propria civiltà fino alla sua più alta fioritura.

Nel Messaggio del Gral vengono date spiegazioni esaurienti su ciò che è in realtà la volontà umana, sui significati di intelletto, intuizione, anima e spirito, chiarendo i loro compiti e la loro interdipendenza.

Le tre grandi Leggi del Creato: la Legge dell'effetto della reciprocità (Legge della semina e del raccolto), la Legge dell'attrazione degli affini e la Legge della gravità, vengono spiegate in tutta la loro grandezza e sempli­cità.

Veniamo a sapere inoltre che, per esempio, la Legge della semina e del raccolto (Gal. 6,7) non si riferisce soltanto alla semina terrena, ma anche all'azione e il pensiero dell'uomo che, per effetto delle incorruttibili Leggi del Creato, maturano in un frutto esattamente corrispondente al volere, buono o maligno, dell'uomo, che soltanto lui deve gustare. Pensieri, intuizioni e azioni sono formazioni o «opere» (Apocalisse 14,13) molto dinamiche, che rimangono in collegamento con il loro promotore fino a che se ne riscatterà. Costituiscono il suo «destino»; a volte lo colpiscono «rovesci di fortuna» che non sa spiegarsi, ma di cui egli stesso era stato la causa, durante le sue vite anteriori, sulla Terra.

Nel Messaggio del Gral si insiste sempre sull'importanza che ha per l'uomo la conoscenza delle Leggi del Creato, per il fatto stesso che il suo spirito ha la facoltà di riconoscere Dio in queste Leggi. Solo se l'uomo pone le Leggi del Creato alla base di tutta la sua vita terrena, la vera ricostruzione diventerà possibile. Con ciò egli compie la Volontà di Dio.

Dobbiamo accettare queste Leggi quali sono, inamovibili ed eterne, così come Dio, che le ha intessute nella Creazione, è sempre lo Stesso, l'Eterno.

Altri importanti problemi che si agitano nella mente dell'uomo che cerca vengono trattati con chiarezza e con oggettività, sia che riguardino il destino, il peccato originale, il senso e il fine dell'esistenza, la nascita e la morte, l'Aldilà, l'incarnazione, il matrimonio e infine la missione e la morte sulla croce del Cristo, il Figlio di Dio e il Figlio dell'Uomo, il mistero di Lucifero, l'Ultimo Giudizio, la Svolta universale, il Santo Gral il Castello del Gral.

Sul Castello del Gral, Abd-ru-shin dice che esso esiste realmente nel punto più alto della Creazione spirituale, molto al di sopra del Paradiso degli spiriti umani, come punto focale e luogo di trasformazione per le irradiazioni dal Regno divino che lo sovrasta, destinate alle regioni più basse del Creato. Nell' Apocalisse il Castello del Gral viene indicato come «il Tempio di Dio» (11,19).

Solo da questa vetta può essere dato, con un Messaggio venuto dal Gral uno sguardo panoramico e compiuto sull'intero dinamismo del Creato. Da qui il nome «Messaggio del Gral», che riceve ancora un significato particolare in quanto compare in un tempo in cui l'umanità si trova davanti ad una svolta importante.

È evidente che un Messaggio del Gral si fonda in tutto e per tutto sulla base della dottrina del Cristo. Ma deve tenere conto del fatto che per l'uomo di oggi, che ha tanto esercitato il suo pensiero intellettuale e affilato le sue capacità intellettive, la semplice e candida fede che Gesù pretendeva in quel tempo, non basta più a far procedere gli uomini sulla via che porta a Dio. Perciò il Messaggio del Gral spiega la dottrina del Cristo in un linguaggio adatto all'attuale modo di pensare dell'uomo. Così gli viene trasmessa una conoscenza che gli dà quella sicurezza dalla quale, in luogo della fede, nasce la convinzione oggi necessaria.

Si dà qui un estratto dalla conferenza «Ascesa» del primo volume:

«Così perpetuamente si dovrebbe ascendere verso la Luce tanto bramata. La cattiva volontà abbassa e appesantisce lo spirito, la buona volontà lo porta in alto.
Gesù vi ha indicato anche in questo la via maestra che conduce infallibil­mente alla meta; quanta verità in queste semplici parole: «Ama il prossimo tuo come te stesso!»
Cosi Egli ha dato la chiave della liberazione e dell'ascesa! Perché c'è un principio intoccabile: ciò che fate al prossimo, lo fate in realtà soltanto a voi stessi! Per voi soltanto, perché secondo le Leggi eterne tutto ricade infallibilmente su voi, il bene e il male, nel mondo e nell'Oltremondo. Tutto ritorna! Vi fu così indicato il modo più semplice per capire dove dovete progredire sul cammino della buona volontà.
Col vostro essere e col vostro comportamento dovete donare agli altri! Non necessariamente col denaro e coi beni. Altrimenti ai poveri sarebbe preclusa la possibilità di donare. In questo «essere», in questo «donarsi» nei rapporti con il prossimo, nel rispetto, nella considerazione spontanea per lui consiste quello che Gesù chiamava «Amore», e anche l'aiuto che al vostro prossimo potete dare, perché in questo modo potrà a sua volta trasformarsi e raggiungere la vetta, perché si sarà fatto più forte.»
Abd-ru-shin
Abd-ru-shin
 
Il nome civile di Abd-ru-shin è Oskar Ernst Bernhardt. Nacque il 18 aprile 1875 a Bischofswerda, vicino a Dresda (Sassonia, Germania).
 
Dopo un'istruzione commerciale si avviò alla professione del commerciante, prima da dipendente, poi con una ditta individuale, e più tardi quale socio di più grandi società di import-export, che lo portarono ad intraprendere molti viaggi tra Oriente ed Occidente. Il vissuto e le forti impressioni prodotte da questi viaggi lo toccarono interiormente e lo indussero a lasciare quell'attività per cedere alle sue inclinazioni di scrittore, così che, a partire dal 1907/08, si dedicò soltanto più alla sua nuova occupazione. Oltre che con cronache di viaggi, novelle e romanzi, ebbe successo principalmente per i suoi pezzi da teatro.

Nel 1912/13 soggiornò a New York, dopodiché intraprese un viaggio a scopo di studio in Inghilterra (Londra). Divenuto nel frattempo quarantenne, in seguito allo scoppio della Prima Guerra Mondiale fu tenuto prigioniero dal 1915 al '19 nel campo d'internamento britannico situato sull'"Isle of Man".
La prigionia gli fece vivere l'indigenza interiore di coloro che non riuscivano più ad uscire dal caos delle vecchie scale di valori ormai sull'orlo di rottura. In lui si destò il desiderio di aiutare in questo contesto, attraverso un sapere che egli sapeva di avere vivo in sé.

Così, dal 1923, cominciò a redigere conferenze riguardanti domande essenziali sul senso della vita e a pubblicarle con la firma di Abd-ru-shin. Da queste conferenze sorse, e tuttora ne è costituita, la sua opera principale "Nella Luce della Verità – Messaggio del Gral". Con il nome "Abd-ru-shin", era come se avesse gettato un ponte a partire dalla sua prima vita terrena di preparazione vissuta al tempo di Mosè, verso la sua nascita terrena quale mediatore e autore del Messaggio del Gral.

Nel 1928 Abd-ru-shin si stabilì sul Vomperberg nel Tirolo, vicino a Innsbruck, dove completò il suo Messaggio del Gral. Quando alcuni di coloro che riconoscevano il Messaggio vivo nel loro intimo si trasferirono nelle sue vicinanze volendo edificare un modello di vita nel senso dei contenuti di esso, sorse sul Vomperberg, evolvendosi, l'insediamento del Gral. Tuttavia, quando l'Austria nel 1938 divenne "tedesca", il regime nazista impose il veto sull'ulteriore divulgazione del "Messaggio del Gral" di Abd-ru-shin.

Egli stesso, quale suo autore, venne arrestato ed i suoi possedimenti espropriati. Dopo sei mesi di opprimente prigionia a Innsbruck, dovette lasciare l'Austria ormai occupata. Trovò finalmente alloggio a Kipsdorf, nei Monti Metalliferi. Qui gli venne proibito di essere attivo pubblicamente per i suoi intenti e ai seguaci del Messaggio fu negato di fargli visita. La Gestapo l'osservava e lo controllava costantemente.

Esilio ed isolamento non furono privi di conseguenze: Oskar Ernst Bernhardt morì, all'età di soli 66 anni, il 6 dicembre 1941 a Kipsdorf.

La sua scienza viva non è dottrina terrena. Egli attinge dalle fonti più pure e più alte. Come ogni opera permette di farsi un'idea dell'autore che in essa si rivela, così la personalità di Abd-ru-shin deve conoscersi dalla sua opera.

 

Il Messaggio del Gral apre a chi cerca seriamente e a coloro che esaminano oggettivamente, delle vie verso il riconoscimento di Dio, del mondo e di se stessi. Fonte di questo Messaggio è il Gral. In accordo al nome del Messaggio, il Gral è un tema essenziale ivi contenuto. Al contrario di quanto fanno saghe, leggende e opere d'arte, il Messaggio lo descrive come reale ed esistente nel luogo più alto della creazione – un punto focale che traduce e trasmette la pulsazione proveniente dall'Esistenza eterna del Creatore, che mantiene e dona energia e vita nel ciclo immenso della creazione.

Nell'opera principale di Abd-ru-shin "Nella Luce della Verità – Messaggio del Gral" le immagini nostalgiche e le visioni tramandate nei miti e nelle leggende, vengono spiegate fino a conferire al lettore la certezza della realtà e del significato spirituale particolare che ha il Gral.

Esso è il "portone d'ingresso" per la Volontà divina, per l'Amore, l'Energia e la Misericordia divini, che il Creatore dona alla Sua opera, la creazione. Anche l'atto d'Amore di Gesù, la Sua missione ed il Suo farsi uomo per annunciare la pura Parola di Dio, avvennero sulla via che passa attraverso il Gral.

I tre volumi de "Nella Luce della Verità – Messaggio del Gral" contengono 168 conferenze che sorsero negli anni tra il 1923 ed il 1938, le quali Abd-ru-shin ha disposto in modo che i loro contenuti costruiscano uno sull'altro in successione. A colui, il quale comprenda l'importanza di seguire l'ordine di lettura proposto dall'Autore, si schiuderà un grande quadro d'insieme dell'intera creazione. Così facendo, la logica di pensiero faciliterà il lettore a comprendere; ciononostante, già nella sua prefazione l'Autore richiede espressamente da questi di "esaminare obiettivamente quest'opera obiettiva".

Il lettore trova appoggio e aiuto nell'ambito di problemi con cui tutti noi ci confrontiamo nella vita, come fra il resto le domande sulla nostra provenienza e su dove andremo, sul destino, il karma, la Giustizia di Dio, il libero arbitrio dell'uomo, la missione del Figlio di Dio Gesù, le leggi della natura e della creazione e molte altre. Quanto più seriamente si riportano ai vissuti della vita quotidiana, traslandole e verificandole, le spiegazioni del "Messaggio del Gral", quanta più verità risplende da esse. È questo il senso in cui si spiega il titolo dell'opera "Nella Luce della Verità".

Abd-ru-shin dice nel "Messaggio del Gral" che egli non porta nessuna nuova religione. Nondimeno molte delle conferenze trattano quesiti religiosi di base e chiarificano le "cose della fede" in modo da aprire dei varchi verso la comprensione logica dei nessi più reconditi. Esse trasmettono il senso del "manuale del fai da te" nella risoluzione di problemi che sorgono durante il quotidiano stare insieme, vuoi nella vita di coppia, in quella familiare o di società. In accordo al quadro della creazione che si ha dal Messaggio del Gral, Dio è l'origine di tutta la forza e l'energia e di tutti gli esseri. L'essere umano, quale Sua creatura, può riconoscerLo nel presagio di Lui, ma non sarà mai in grado di "spiegarLo".

La descrizione esaustiva della struttura del Creato, partendo dal Divino per arrivare giù in basso fino al Terreno, trasmette al lettore una visione d'insieme di "mondo terreno e celeste", gli mostra dove l'essere umano si trova al suo interno e, in assoluto, cosa egli è. Abd-ru-shin, nel suo Messaggio, spiega esaurientemente le leggi della creazione. Intessute in questa fin dal principio dei tempi in modo immutabile, esse – come i "Dieci Comandamenti" – recano in loro l'Amore, la Misericordia e la Giustizia del Creatore. Conoscere e comprendere il loro modo di reagire e di ripercuotersi è di necessità vitale sotto ogni punto di vista.

A moltissime domande importanti sulla vita, il "Messaggio del Gral" fornisce una collocazione. Per riassumerne alcune: missione e "morte espiatoria" del Figlio di Dio Gesù – destino, karma ripetizione di vite terrene – peccato originale e peccato ereditario – lo sguardo d'insieme di aldiqua e aldilà – Apocalisse e Giudizio universale – famiglia e matrimonio – sessualità – leggi della creazione e leggi umane – I Dieci Comandamenti – Misericordia e Amore del Creatore – cos'è la fede – Figlio di Dio e Figlio dell'Uomo – la morte – corpo, anima, spirito... e molte altre. Indicazione più precise e complete si possono trovare nell'indice delle conferenze del Messaggio del Gral.

Messaggio del Gral "Nella Luce della Verità"
Autore: Abd-ru-shin

Opera in tre volumi

Il Richiamo

 
Già nel 1920 Oskar Ernst Bernhardt, autore del Messaggio del Gral, cominciò a scrivere e a tenere conferenze su temi di interesse pubblico.

Negli anni 1923/1924 sotto il pseudonimo di Abd-ru-shin, lo scrittore pubblicò in forma di sette piccoli libretti diverse conferenze e risposte a domande dei lettori tramite la "Casa editrice 'Pagine del Gral' ", dal tedesco "Verlag der Gralsblätter", nei pressi di Bad Heilbrunn/Germania, luogo di residenza della famiglia Bernhardt.
Nell'anno 1926 l'autore raccolse gran parte delle conferenze finora apparse nelle "Pagine del Gral" in un libro, a cui diede il titolo "Nella Luce della Verità - Nuovo Messaggio del Gral di Abd-ru-shin".

Il numero dei lettori e degli ascoltatori aumentò rapidamente e la comprensione più o meno buona dei temi trattati, diede spunto per ulteriori conferenze.

Tra il 1926 ed il 1930 seguirono altre conferenze che vennero pubblicate sulla rivista "Il richiamo" ("Der Ruf"), dove anche altri autori a lui vicini poterono esprimersi, per mezzo dell'omonima casa editrice di Monaco di Baviera.

Fin dall'inizio la chiave per la forma definitiva dell'odierno Messaggio del Gral fu la costituzione interiore dell'uomo. Questo evolversi della forma attuale del libro continuò fino al periodo dell'internamento di Abd-ru-shin a Kipsdorf che si concluse con l' "edizione di ultimo pugno" nel 1941, anno della sua morte terrena.

Il Messaggio del Gral di Abd-ru-shin venne tradotto negli anni successivi in lingua ceca, francese, inglese e, gradatamente, in altre lingue tra cui, intorno agli anni '60, in quella italiana.
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